Facebook è confuso! Così confuso da colpirsi da solo.
Non contento delle storie su Instagram, lanciate il 2 agosto del 2016, Mark Zuckerberg ha deciso di esportare la stessa funzionalità anche sull’app per smartphone di Facebook. Non cambia nulla, nemmeno il nome: le Facebook Stories sono brevi video o foto che scompaiono automaticamente dopo 24 ore.
Non contento, però, il buon Zuckerberg ha annunciato l’arrivo delle storie anche su WhatsApp, che dal 2014 è di proprietà del social network di Menlo Park.
Si chiamano WhatsApp Status, ovvero una versione rinnovata di quello «status» testuale che da sempre è possibile impostare sul proprio profilo di WhatsApp, quel «Hey there! I am using WhatsApp» che appare di default quando installiamo l’app.
Telegram non ha mai adottato un simile concetto di stato testuale, ma permette di creare un canale (come quello di @SpazioTelegram) nel quale è possibile condividere testo, link e file multimediali con tutti coloro che lo seguono.
Come potrebbe rispondere Telegram a questa novità di WhatsApp? Potrebbe forse implementare un canale automatico per ogni profilo utente: aprendo la pagina del contatto, si potrebbero scorrere i suoi post pubblicati. Chissà se Pavel Durov non ci stia già pensando…
Nel frattempo, rimaniamo in attesa della nuova versione di Telegram per iOS e Android, che sta richiedendo qualche giorno in più rispetto al previsto, ma che dovrebbe permettere di impostare temi grafici personalizzati anche su mobile, così come avviene già sulla versione Desktop.
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