Nei giorni scorsi anche Telegram si è adeguato alla GDPR, ovvero il nuovo Regolamento generale sulla protezione dei dati personali dell’Unione Europea, entrato ufficialmente in vigore il 25 maggio.
L’adeguamento finora era avvenuto solo su piattaforma Android, poiché Apple aveva bloccato qualsiasi aggiornamento di Telegram sull’App Store. Questa notte Apple ha rimosso il blocco e il team di Durov ha potuto aggiornare l’app anche su iOS; lo ha annunciato poche ore fa Durov sul suo profilo Twitter:
Thank you @Apple and @tim_cook for letting us deliver the latest version of @telegram to millions of users, despite the recent setbacks.
— Pavel Durov (@durov) 1 giugno 2018
Che cos’è la GDPR?
Sebbene in Italia avessimo già una buona legislazione relativa alla privacy, ora la GDPR rende omogenea la normativa in tutta Europa, unificandola. Una delle novità è che la normativa riguarda tutte le aziende che gestiscono dati personali di utenti europei, anche se la sede dell’azienda non è in Europa (chiaramente in caso di violazioni da parte di un’azienda extracomunitaria sarebbe difficile obbligarla a rispettare la legge europea, ma questo è un altro discorso…).
Cosa significa per Telegram?
Telegram ha aggiornato le sue domande frequenti spiegando che presto sarà pubblicata una versione aggiornata (e più semplice da leggere) della sua informativa sulla privacy. Nel frattempo è possibile contattare un bot creato per l’occasione, @GDPRbot, il quale permette di scaricare una copia di tutti i propri dati archiviati da Telegram, nonché di contattare il responsabile del trattamento dei dati personali.
Foto: FreeImages/Alberto Villén
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